di Rossella Sambucco, Chief Happiness Officer, Consulente finanziario, Imprenditrice
Chi è Rossella Sambucco?
Ho 31 anni, vivo a Roma, ho frequentato l’Università di Scienze Politiche per poi approfondire studi sulle tematiche HR. Oggi ho a cuore, quotidianamente, di occuparmi del mio benessere e di quello di chi mi sta vicino.
Com’è cambiata la visione del lavoro e delle organizzazioni grazie alla certificazione in CHO?
Grazie al progetto ho capito che è possibile modificare attraverso i nostri comportamenti l’ambiente intorno a noi e poter contribuire fattivamente a migliorare l’energia e l’umore degli altri. Esiste uno spazio “magico” dentro e intorno a noi, capace di uscire dai confini dell’abitudine e degli stereotipi quando consideriamo nuove prospettive e angolature.
Il confine tra ciò che pensiamo sia possibile e ciò che ci appare impossibile si assottiglia, si vaporizza quasi… e fioriscono nuove idee, opportunità e dimensioni evolutive, per noi stessi e per coloro che ci circondano.
Terminata la certificazione, qual è stato il focus del tuo primo miglio?
Ho portato a termine un’idea nata prima della certificazione e che grazie ad essa si è arricchita. Ho aperto un brand di magliette ispirato ai valori personali, ognuno ricamato su una maglietta eco sostenibile, in modo che chi sceglie di indossarle possa esprimersi anche attraverso i propri valori, mostrarli e diffondere ciò in cui crede in modo semplice, personalizzato e immediato.
Com’è nato il progetto?
Il tema centrale del progetto è l’individuo nella sua unicità, attraverso i valori che lo contraddistinguono.
Per questo Values è il nome del brand!
Il progetto è rivolto a tutti coloro che vogliono gridare al mondo chi sono, attraverso la manifestazione dei propri valori.
Essi non solo ci guidano nelle scelte e ci rappresentano ma consentono di manifestarsi al mondo e alla società in modo vero e autentico. I valori sono la luce con cui possiamo diffondere felicità e traiettorie di vita. Rappresentano un tratto distintivo che può ispirare anche le altre persone.
Il mio desiderio è vedere persone fiere ed orgogliose di ciò che sono, sicure di poter essere parte attiva di un cambiamento positivo e significativo per il mondo e per il prossimo.
Le dimensioni dell’ORG+ su cui poggia il prototipo sono Cultural Transformation e Positive Leadership. Le T-shirt nella loro semplicità rappresentano un manifesto personale vivente che può in modo semplice e istantaneo contaminare positivamente giornate e visioni… perché no!
Ho immaginato qualche top leader di grandi aziende multinazionali indossare una delle mie t-shirt a qualche importante conferenza global.
I social giocano un ruolo fondamentale in questo progetto. Sui social, chiunque voglia condividere pensieri e visioni sul valore indossato può farlo, stimolando la riflessione ad aumentare la consapevolezza su questi temi e per favorire la manifestazione di sé, anche in questa modalità.
I testimonial della campagna saranno i clienti, con foto e commenti di post dove indossano la t-shirt. Nel mio prototipo ognuno può essere il protagonista e dare il proprio contributo sul tema valori. Mostrare tramite foto e video valori indossati può trasformare l’energia dell’ambiente e delle persone e stimola alla coerenza tra dichiarato e agito!
Il brand non verrà mai pubblicizzato ma una percentuale dell’utile verrà devoluto a progetti di beneficenza scelti da me.
Il successo del progetto sarà determinato dall’ammontare di denaro che sarò riuscita a raccogliere per la causa selezionata.
Misurerò l’efficacia del progetto anche dalle vendite e dalle recensioni dei clienti. Ambassador soddisfatti rappresentano una opportunità in termini di soddisfazione progettuale e anche di risonanza.
Cosa ha ispirato il perimetro progettuale??
Mi sono ispirata ai grandi… in dettaglio: Costruire uno story brand – Donal Miller, Social Impact in your hands – S. Sinesi; The Purple Cow – Seth Godin.
Quali sono state le principali sfide?
Le difficoltà principali che ho incontrato sono state sia interne sia esterne. Internamente ho combattuto con le mie insicurezze… la sindrome dell’impostore mi ha un pò frenata ma ho fatto affidamento sulla certezza che quando semini per il bene il raccolto non può che essere abbondante.
Esternamente ho affrontato diverse sfide burocratiche per aprire l’attività con tempi d’attesa snervanti, ma pratiche e tecniche di energy management sono state la mia salvezza!
Quali sono stati i momenti o gli elementi di svolta, che hanno dato slancio al progetto?
La certificazione CHO mi ha permesso di credere ancora di più nell’efficacia e nel valore del progetto.
Lavorando su me stessa, sui miei valori e sui valori necessari di cui questo mondo ha bisogno ho acquisito forza e consapevolezza.
Grazie alla certificazione ho capito che ero sulla strada giusta e che l’idea era utile.
Quali sono gli effetti positivi, le lezioni apprese, i primi risultati che hai già rilevato?
Ho ricevuto apprezzamenti sul focus dell’impatto ambientale e della scelta del cotone organico e sulla mentalità positiva che c’è dietro al brand.
Ho notato un’ottima partecipazione quando pongo domande tramite social sul tema valori.
Cosa immagini per il prossimo futuro?
Mi piace pensare che grazie a questo progetto le persone avranno l’opportunità di essere più profondamente in contatto con sé stesse e capire sempre di più quanto i valori siano importanti per vivere in armonia con la propria anima e con l’universo. Sono certa che molte persone vogliano e possano sentirsi agenti di cambiamento positivo per un mondo migliore e grazie ad una “semplice” maglietta trovino l’occasione che aspettavano di ispirare e nutrire.
Il mio scopo è vedere persone fiere e orgogliose di esprimere se stesse e la loro unicità!
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