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GIO’VEDI DA GIO’EL

di Elena Borali e Sophie Her

Chi sono Elena e Sophie?

Elena Borali: sono un’Advanced Counselor & CHO e Property Owner & Director di GIO’EL Happiness Guest House.
Ho iniziato la mia carriera nel mondo del turismo, lavorando per 30 anni nell’organizzazione di viaggi incentive, eventi e convegni. Nel 2012 ho aperto una struttura extralberghiera nel centro di Bergamo.
Nel 2017 ho sentito il bisogno di sviluppare ulteriormente il senso della cura e dell’accoglienza verso le persone, intraprendendo un nuovo percorso formativo che mi ha portata, nel 2020, a conseguire il diploma di Counselor psicosomatico e a iscrivermi all’associazione di categoria Assocounseling come Professional Counselor.
Nel 2023 ho ottenuto la certificazione di CHO, con l’obiettivo di guidare le aziende nel loro percorso di trasformazione verso un futuro più civile, felice e sostenibile.

Sophie Her: oggi opero come formatrice e consulente per diverse realtà nel nord Italia e in Francia, collaborando come pubblicista. Sono consigliere della Camera di Commercio France Italie e Master Advisor di IIPO.
Di formazione classica in una Business School francese, l’esperienza presso uno dei più grandi nomi internazionali della consulenza mi ha fatto maturare e fondare un’azienda nell’ambito del riciclaggio. Dopo gli eventi dell’11 settembre, ho conseguito un Master in Guerra Economica.
Nel 2011 mi sono trasferita in Italia e nel 2012 ho fondato un giornale online dedicato ai francesi d’Italia. Ho proseguito l’attività di consulenza tra Francia e Italia, con un focus sui modelli organizzativi orizzontali.
Nel 2019 mi sono specializzata in CSR (Corporate Social Responsibility) e nel 2020 ho ottenuto la certificazione Chief Happiness Officer.

Com’è cambiata la visione del lavoro e delle organizzazioni grazie alla certificazione in
CHO?

Abbiamo iniziato a vedere le organizzazioni come esseri viventi in continuo cambiamento e in cui la sola visione olistica permette una crescita ed un’evoluzione rispettosa dell’altro e dell’ecosistema.

Non esistono organizzazioni senza le persone che le abitano e senza il territorio che le ospita.

Terminata la certificazione, qual è stato il focus del tuo primo miglio?

Elena: il focus del primo miglio è stato trovare uno scopo eco sistemico per la mia organizzazione che includesse il concetto di RECIPROCITÀ, cioè restituire con gratitudine quello che ci è stato donato.
Lo scopo del progetto, realizzato in tandem con Sophie, sta quindi nel riscoprire che nel DARE si RICEVE: oggi, dove lo scambio si riduce purtroppo quasi sempre a transazioni monetarie, poter scambiare invece conoscenze ed esperienze in modo gratuito permette sia a chi dona sia a chi riceve di crescere culturalmente e di arricchirsi creando nuove reti e relazioni.

Com’è nato il progetto?

Elena: dopo essere sfumata la vendita del b&b nel gennaio 2023 ho sentito il desiderio di fare un salto evolutivo nella gestione della struttura ricettiva.
Nonostante il mercato dell’extra alberghiero, così come il mondo intero, stia andando verso una digitalizzazione quasi totale dell’accoglienza, io sentivo il bisogno di mantenere le persone e le relazioni al centro della mia vita professionale.

Quindi pur modernizzando diversi processi organizzativi ed operativi che facilitano e snelliscono len procedure di prenotazione e di check-in per mantenermi allineata al mercato e ai competitor ho dato voce al mio bisogno di “accoglienza umana” aprendo le porte di
GIO’EL non solo ai turisti che arrivano da tutto il mondo ma anche alla comunità locale e al territorio su cui la casa poggia le sue fondamenta.

Raccontateci come funziona..

Il progetto è stato pensato per i cittadini del territorio di Bergamo / Brescia interessati al benessere personale e/o delle organizzazioni. Sono previsti eventi diversificati per fasce d’età (bambini, adulti e anziani) e per interesse (individuale o aziendale).
La dimensione dell’ORG+ su cui poggia è certamente la Cultural transformation: la ricerca di un proposito con finalità collettive, capace di generare un impatto sulla comunità che crei relazioni e nuove consapevolezze di benessere.
Le tappe di realizzazione:

  • 04.07.24: Presentazione del progetto alla comunità con la partecipazione di circa 30 persone
  • Da settembre a dicembre 2024: 6 eventi già realizzati (2 sul benessere nelle organizzazioni e 4 sul benessere personale)
  • Da gennaio a dicembre 2025: calendarizzazione di 11 incontri di cui 4 sul benessere nelle organizzazioni e 7 sul benessere personale.

Come misurate i successi?

Abbiamo misurato il successo monitorando il tasso di riempimento attraverso i report di Eventbrite.
Per la prima presentazione del progetto, abbiamo dialogato in forma individuale con professionisti e associazioni con cui erano già avviate delle collaborazioni. Un’azione utile per testare l’impatto del progetto e il loro interesse ad inserirsi a calendario.
Abbiamo poi organizzato una presentazione ufficiale alla nostra community durante una serata dedicata.

Location? La terrazza di GIO’EL naturalmente, con aperitivo conviviale e presentazione del calendario già completo fino a dicembre 2024.

La trasformazione più importante è stata quella identitaria: GIO’EL da b&b è diventato una Happiness Guesthouse per accogliere eventi legati alla felicità e al benessere delle persone.

Ci piace riferirci all’allegoria del viaggio che ha come destinazione uno spazio di accoglienza che passa da una dimensione fisica (letti e colazione) ad una più profonda emozionale dedicata al benessere e alla riscoperta del dono e della condivisione.

Quali ostacoli avete incontrato?

Certamente gli ostacoli sono stati numerosi. Fra questi: la volontà di uniformare le regole di utilizzo degli spazi per eventi che fossero compatibili con quelle di una struttura ospitante (tempo, rumore ecc); la gestione degli ospiti in struttura affinché non percepissero disagio ma valore aggiunto e la mancanza di risorse per gestire al meglio i social.
Il momento di svolta è stato certamente il nostro incontro sul lago di Iseo, dove abbiamo avuto una visione comune e poi l’arrivo di Laura, con un passato di segretaria di direzione e oggi counselor bionergetico, che ha da subito abbracciato il progetto portando le sue competenze organizzative, professionali e umane.

Quali sono i vostri punti di forza?

Allineamento di visione e di valori, forte collaborazione, grande richiesta dello spazio da parte di professionisti di ambiti diversi, agilità e crescita del network locale.
La partecipazione agli eventi (quasi sempre sold out!) e l’accrescimento della community (quasi 40 persone) sono certamente elementi di successo.

L’energia che si percepisce durante gli eventi con i partecipanti e con il team organizzativo rappresenta per noi un segnale positivo che ci fa ben sperare…

Il bisogno latente di fare gruppo e imparare da uno scambio reciproco della nostra community ci dà senso di prospettiva. Il bisogno nella gente di ritrovarsi in spazi di condivisione, in cui si possa parlare e che non siano i soliti bar o le solite cene tra amici, certamente ci offre l’opportunità di alimentare e nutrire il nostro proposito.

La ricchezza e la diversità dei talenti che ci circonda inoltre dona vitalità e prospettiva al progetto.

In 6 mesi abbiamo organizzato 1 evento di lancio con circa 40 persone e 6 eventi che hanno registrato più di 100 iscrizioni. Siamo ben avviate!!

Cosa immagini e desideri per il prossimo futuro?

Per il futuro auspichiamo una maggiore consapevolezza individuale rispetto al valore del dono e delle scambio, che possa avere riscontro sulla vita personale, sulle famiglia e sul lavoro.
Il nostro prossimo X+1? La promozione sui social dal 2025, la creazione di un gruppo chiuso sulle ORG+ e l’evoluzione del progetto in spazi più grandi, per poter accogliere un maggior numero di persone.