Felicità e lavoro: una possibilità anche per l’Italia, se facciamo chiarezza sui termini.
Sono due i fattori principali – che sappiamo dalle ricerche e dall’esperienza sul campo – essere le vere determinanti della felicità delle persone al lavoro: relazioni positive, ossia un buon clima e comportamenti di rispetto, fiducia e collaborazione tra colleghi, con i capi etc.., e risultati, la possibilità, cioè, di contribuire, attraverso la propria energia ed attività, alla risoluzione di un problema o al miglioramento di una situazione, alla generazione di un impatto che dà significato al nostro lavoro.
Tutte le iniziative di welfare e wellbeing, gli incentivi e i bonus sono certamente apprezzati e ben accolti, ma sappiamo con certezza che per favorire un engagement duraturo e sostenibile, a fronte di benefici materiali, le persone continuano a preferire la qualità delle relazioni e il significato del proprio lavoro.
In questa intervista per Radio Cusano Campus – FM 89.100 Veruscka Gennari, co-founder di 2BHappy Agency e docente del percorso in CHO-Chief Happiness Officer, racconta tutto quello che c’è da sapere sulle ricerche, sui vantaggi, sugli strumenti, le pratiche e i casi italiani che dimostrano che si possono costruire organizzazioni positive, far fiorire le persone e rendere i nostri ambienti di lavoro sani, sicuri, coinvolgenti.